E’ un artista Flavio, un artista un po’ speciale: è un maestro infioratore. Classe 1995, di Militello in Val Di Catania, si è già fatto apprezzare e distinto per il suo enorme talento. Quando era ancora soltanto uno studente i suoi bozzetti sono stati scelti ben tre volte per partecipare all’infiorata di via Nicolaci e i maestri infioratori di Noto lo hanno voluto fortemente nella loro associazione, riconoscendogli grandi capacità artistiche.
L’impegno, la dedizione e l’amore per questa attività gli hanno dato molte soddisfazioni: la possibilità di partecipare a eventi anche oltre lo stretto, dove si sono riuniti tutti i paesi associati ad Infioritalia, Associazione delle infiorate artistiche d’Italia; la realizzazione di sue creature nelle quali ha potuto mettere in mostra le differenti tecniche apprese nel tempo e, per ultima, la grandissima soddisfazione di creare il tappeto di apertura per l’infiorata di quest’anno, dal tema “Veni ca ti cuntu – Storie di siciliani in America”.
Quando hai cominciato e da dove è nata questa passione?
Ho scoperto questa passione un po’ per gioco, partecipando durante gli anni di studio all’Istituto D’arte al progetto “Scuole in fiore” dove tutte le scuole di Noto si ritrovano il weekend prima della grande manifestazione per realizzare una mini infiorata, come leva per le nuove generazioni.
Cosa vuol dire essere infioratore?
L’attività di infioratore è come quella del pittore, ma oltre al disegno bisogna dar forma con i fiori, quindi la prima fase è dedicata alla spetalatura (quali garofani, gerbere, crisantemi e statice) per poi passare alla realizzazione dei contorni con torba e successivamente con crusca o carrubbella, creando la base per i volumi dove insieme si collocheranno i fiori sulla pavimentazione. Lavorare o perlomeno creare opere d’arte coi fiori è sapersi esprimere in un qualcosa di non duraturo, quindi di effimero, lasciando così il ricordo in coloro che hanno colto il messaggio della medesima opera. È anche un po’ una sfida, perché di anno in anno si cerca di migliorare e quindi esporre al massimo le proprie capacità, lasciando così di stucco gli spettatori che ne noteranno le qualità artistiche anche da piccoli dettagli.
Cosa pensi del tuo percorso? Sei felice di essere un maestro infioratore?
Da ben 9 anni metto il mio cuore e tutta la mia creatività in questo cammino, spero di poter fare sempre meglio e di suscitare nelle anime che guardano le mie creazioni le stesse emozioni che provo io creandole. Gli occhi mi brillano di gioia quando vedo prender vita la mia opera e ancora di più quando la gente osservando il mio lavoro mi incoraggia. Il ruolo da direttore dei lavori, inoltre, non è così facile, anche perché bisogna coordinare la squadra per svolgere al meglio la realizzazione e visionare se ci sono imperfezioni o meno, ma a lavoro finito la soddisfazione che resta è grande. Infine voglio dire che la cosa che mi ha riempito di più d’orgoglio è quella che la mia creazione è stata tra le più apprezzate e la più pubblicata sui social, facendo così il giro del mondo nel giro di poche ore… rimarrà un magnifico ricordo di questa splendida 40ª edizione dell’infiorata netina!
Allora Ad Maiora Flavio, ti auguriamo di essere sempre creativo e di regalare con il tuo lavoro sogni ed emozioni a tutti quelli che ti guardano.