La TD Car Virtus Ragusa, di coach Di Gregorio in trasferta contro l’Acireale, riesce a conquistare due punti, preziosissimi per la classifica, l’umore e il gioco. Reduci da una vittoria importante contro l’Orsa Barcellona tra le mura amiche del pala Padua, i virtussini cercano di migliorarsi mettendo in pratica tutti gli schemi studiati in settimana durante gli allenamenti, migliorando la percentuale di tiro da fuori e impattando il match con più determinazione. Il primo quarto vede la Virtus camminare avanti con Salafia e Bakula che stabiliscono subito un ritmo di gioco serrato. Acireale non brilla, spreca molte palle potenzialmente utili per stabilirsi in vantaggio, ma al tempo stesso non allontana troppo lo sguardo dagli avversari. Nel secondo quarto i padroni di casa provano a cambiare strategia e giocano subito in attacco per cercare di superare gli avversari. Berzins trascina i compagni con una girandola di punti ma i padroni di casa chiudono il periodo sempre dietro ai virtussini per 30 a 47.
Il ritorno dal riposo lungo stabilisce un certo equilibrio tra le squadre che in termini di punti realizzati non si discostano di tanto tra loro. Tumpa è scatenato e trascina da solo letteralmente la squadra ma Sorrentinoin ottima forma (top scorer con 29 punti a referto) e compagni in difesa si chiudono mettendo in difficoltà i ragazzi di coach Angirello che non trovano ampi spazi per azioni offensive. L’ultimo quarto è abbastanza teso. L’Acireale non vuole sfigurare davanti al suo pubblico e prova a superare la Virtus che però non si fa trovare impreparata. E nonostante la grinta dei padroni di casa negli ultimi minuti di gioco, il risultato finale sorride ai virtussini (82-89). “Sapevamo di quanto fosse difficile questa sfida – commenta in post partita l’allenatore ragusano Di Gregorio – perché incontravamo una squadra in fiducia. Abbiamo avuto alti e bassi ma merito anche alla squadra avversaria. Sulla continuità dobbiamo lavorare masoprattutto a livello mentale. I complimenti ai giovani 2002 Causapruno, Bocchieri e Comitini che nel momento in cui sono stati chiamati in causa hanno dato il loro importante contributo”.