Fashion & Lifestyle

Altaroma 2020, kermesse nel segno dell’economia circolare

Il mondo della moda si confronta sempre di più con l’emergenza climatica e la maggior consapevolezza ambientale dei cittadini e delle Istituzioni. A tal proposito, sta maturando standard ambientali più rigorosi, in linea con una visione che rispetti e salvaguardi la natura e che contemporaneamente possa usufruire di questa, per trarre un continuo spunto di ispirazione. Quello della moda è un settore caratterizzato da cicli produttivi particolarmente impegnativi per l’ambiente: basti pensare che, se calcoliamo il ciclo di vita medio di un indumento, l’impatto della sua impronta ecologica è secondo solo ai prodotti petrolchimici. Si ha l’impressione di assistere ad una vera e propria onda di innovazione del modo di concepire la moda, ricercando un suo posizionamento sempre più vicino alle esigenze di qualità della vita, presenti e future, dei cittadini. Nel corso dell’incontro, tenutosi giorno 23 gennaio si è cercato di rispondere ai dubbi e alle perplessità su questo nuovo modus operandi, ponendo l’attenzione sui pareri istituzionali dei maggiori referenti del comparto moda e di alcune tra le più rappresentative startup del settore. Ospiti di questo primo talk, moderato da Mauro Spagnolo, direttore di Rinnovabili.it, i designer emergenti accomunabili dall’interesse per una produzione sostenibile e i rappresentanti delle istituzioni che sostengono Altaroma. Nelle loro collezioni è sempre evidente un netto richiamo alla Natura: la scelta delle fibre, le texture, i colori e le forme sono un continuo tributo a un’entità che è da intendere come grande alleata. Sono intervenuti  Silvia Venturini Fendi –Presidente di Altaroma, Lorenzo Tagliavanti – Presidente della Camera Commercio di Roma, Paolo Orneli – Assessore Regionale allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Ricerca, Start-Up e Innovazione ed infine i designers Eleonora Riccio, Francesco Gentile Chiara Catone, Caterina Moro e Cristiano Ferilli.

Eleonora Riccio è una stilista con anni di esperienza nel settore dell’abbigliamento e del disegno di accessori. Si laurea presso l’Accademia di Costume di Moda di Roma e ha vinto vari concorsi per giovani designers. Il progetto “Eleonora Riccio-moda etica glamour” riguarda l’avvio di un’impresa rivolta a chi desidera indossare capi raffinati, sartoriali, preziosi ed ecologici in quanto realizzati con tessuti e filati certificati, tinti con pigmenti naturali ricavati da fiori, piante, bacche e radici. La linea di filati e tessuti di alta qualità scelta per le collezioni parte dallo studio di antiche tecniche di tintura naturale, tramandate nei secoli e rielaborate secondo lo studio di oltre cento ricette. Le collezioni vantano certificazioni nazionali e internazionali, che attestano la sana filiera di produzione: un progetto  assolutamente Made in Italy, per chi ricerca capi unici e di qualità. Collezione romantica e contemporanea per una donna che ama la natura, in tutte le sue declinazioni.

Francesco Gentile e Chiara Catone, classe 1989, laurea in giurisprudenza uno, in lettere classiche l’altra, pian piano maturano l’esigenza di evadere dalla prospettiva di un lavoro monotono e grigio, per dedicarsi ad un nuovo progetto: un marchio di prêt-à-porter, espressione della loro creatività e del valore della manifattura Made in Italy. Segue per i due designer, un lungo periodo di apprendistato “in bottega” presso le aziende del territorio abruzzese, che vantano una grande tradizione nel settore dell’abbigliamento. Sono anni di esperienza “tattile” per loro, che apprendono sul campo, affiancando sarte e modelliste di alta moda. Affinano e perfezionano le loro competenze tecniche imparando a riconoscere  la qualità delle materie prime, l’importanza delle rifiniture per un prodotto di alto livello, a seguire lo sviluppo di un modello e quelle grafiche, specializzandosi nell’elaborazione di pattern e piazzati. Le stampe diventano la loro passione e sfida poiché consentono di raccontare su tessuto ogni volta una storia diversa. Tale percorso formativo, si conclude con l’inaugurazione nel 2017 del brand Gentile-Catone. Coppia nella vita e nel lavoro, le collezioni di Gentile Catone trasportano all’interno di una storia, di stagione in stagione diversa, rivelando tra linee raffinate e contemporanee, ricercatezza delle stampe e dei materiali, i tratti distintivi del brand. La collezione FW 20-21 celebra la bellezza nella forma di una natura terribile e inebriante, caratterizzata da stampe sofisticate e particolari, tessuti preziosi come il twill di seta e il mohair e il design romantico e dichiaratamente femminile.

Caterina Moro, è designer romana che si affaccia al mondo della moda nel 2015. La prima Capsule demi-couture, presentata durante la Fashion Graduate Italia del 2017, segna l’esordio del brand, caratterizzato da ricerca sartoriale e approccio sperimentale nei tessuti e nelle lavorazioni. Fa del suo inusuale background, una laurea in Musicologia e Beni musicali e un Master in Haute Couture, il suo punto di forza.  Il Brand di abbigliamento femminile Made in Italy viene lanciato dalla designer. Il punto di partenza per la creazione delle collezioni di Caterina Moro è dato dall’ estetica del passato reinterpretata in chiave contemporanea e la ricerca dei materiali, ad essi si aggiungono sartorialità del prodotto e innovazione dei processi di lavorazione abbinati all’amore per il colore e la cura del dettaglio. Long e mini dress dalle forme morbide e sinuose vestono una donna dinamica donandole un’allure poetica senza tralasciare leggerezza e comodità. Il lusso quotidiano è il fulcro della nuova collezione FW2021. Una collezione che si muove tra i boschi, donando a completi blusa,  long dress, long skirt e pantaloni, le texture corteccia, il crepitio delle foglie nelle passeggiate autunnali e le variazioni cromatiche del cielo. Il plissè foglia declinato su raso, denim e ecopelle, arricchito da ricami e frange lignee, riporta le trame delle foglie autunnali, mentre le stampe con tessuti Wastemark, residui di produzione recuperati che altrimenti sarebbero andati al macero, e le tinte bio segnano la svolta green che la designer inseguiva fin dalla sua prima collezione. Velluto, cachemire, seta e raso sintetizzano in chiave contemporanea un nuovo concetto di eleganza demi-couture. Il pervinca si conferma cardine cromatico della collezione, alternandosi  a toni neutri del bianco e del beige e a nuance calde come il senape e il marrone. La collezione segna un percorso coraggioso verso un immaginario femminile elegante e raffinato.

Cristiano Ferilli, leccese, sin da giovanissimo, è affascinato dal mondo dell’occhialeria, tanto da indurlo a diventare ottico. Dopo il diploma, si trasferisce a Roma e consegue la laurea in Ortottica e Assistenza Oftalmologica all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Il suo percorso lavorativo lo porta ad interagire sia con strutture ospedaliere, sia con top player nel settore dell’ottica, collaborando come ottico e optometrista. Nel 2016 Cristiano decide di coniugare le sue competenze tecniche con design, progettando la sua personale linea di occhiali. L’idea nasce a seguito di una visita a una fiera di settore (MIDO) a Milano: decide di utilizzare il fico d’india per la creazione dei propri occhiali, materiale presente nel suo territorio d’origine. La prima linea di Ferilli Eyewear, prende luce con quattro modelli venduti quasi esclusivamente online e in Limited Edition nel 2017. Il design, le forme e i colori prendono ispirazione dai paesaggi pugliesi, in particolare salentini, terra d’origine del designer.La collezione é composta da quattro modelli: San Gregorio, Otranto ,Porto Miggiano e Leuca. Ogni modello racconta una storia attraverso la colorazione della lente. Il modello San Gregorio, ad esempio, parla di tramonti mozzafiato ammirabili dall’omonima baia e questo viene espresso attraverso il colore blu sfumato arancio della lente. Le aste sono interamente realizzate in legno di ulivo, creando così un connubio perfetto tra due essenze pregiate in un occhiale. Il brand Ferilli eyewear nasce nel 2018 con la mission di creare accessori sostenibili  utilizzando  materiali innovativi, come il sikalindi, un particolare materiale ricavato dal legno di fico d’india mai utilizzato per la produzione di occhiali. Gli occhiali Ferilli riscuotono da subito un discreto successo, tanto da guadagnare il premio “migliori occhiali ecosostenibili 2019” in un’importante fiera di settore, per l’esclusività e la sostenibilità. Nel frattempo, Cristiano continua gli studi e consegue la laurea magistrale in Scienze riabilitative delle professioni sanitarie nel 2019, continuando la ricerca, l’ispirazione e la formazione, base dell’apporto multi-disciplinare che dedica al suo brand.

Riguardo l'Autore

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Laureata nel 2016 presso l’Accademia di Belle Arti di Catania in Comunicazione e Valorizzazione del patrimonio artistico contemporaneo, partecipo parallelamente a corsi e workshop inerenti il settore artistico-culturale. Ad oggi frequento il corso di laurea magistrale in Storia dell’arte e beni culturali, presso l’Università degli Studi di Catania continuando a coltivare i miei svariati interessi.