Arte & Cultura

Se il giorno ha occhi, la notte ha orecchie, da riempire con parole altrettanto luminose: il ritorno dei Sonnambuli

Dopo una prima stagione di grandissimo successo, e il progetto virtuale Decameron durante il lockdown, anche questa estate, ritorna I Sonnambuli, il club letterario notturno, andante di Michele Arezzo e Fabio Manenti. Tornano i luoghi speciali, le serate quelle belle ma soprattutto le loro voci e cuori, che hanno iniziato ad accompagnarci per ben sei mercoledì, alla scoperta di suggestioni ed emozioni sempre nuove ed irripetibili.
Spinta dalla curiosità (che è sempre donna) e tanta voglia di ritornare a vivere, decido di unirmi alla ciurma e di prenotare. Così “uscimmo a riveder le stelle”. Guidati dal sodalizio umano e artistico di questi due amici, anche noi, dopo mesi bui, proviamo a ritrovare speranza nel futuro alzando gli occhi al cielo.

Immersi nella campagna di Castiglione, ai piedi di un pino illuminato e sotto lo sguardo attento di una futura madre (una meravigliosa cavalla bianca), comincia il nostro viaggio. Ripercorriamo il tempo e la storia: 2600 anni ci separano dalle prime considerazioni sull’universo e sulla Terra. Da allora uomini lontani ma vicini come Copernico e Galileo, e coloro che li hanno succeduti, hanno dato risposte alle tante domande, ma guardando quella meravigliosa coperta “trapuntata di stelle” il fascino della contemplazione umana è sempre lo stesso, “quel blu che si espande e si amplifica non riuscendo ad attraversare i grumi d’infinito” (così ce lo racconta Michele interrogandosi sul perchè il cielo fosse proprio di questo colore) rimane il mistero più grande all’interno del quale tutto può essere messo in prospettiva, tutto può diventare piccolo e farci assaporare la pace.
Fabio ci accompagna poi tra le costellazioni, ci parla dei pianeti e dei miti greci, e vorresti stare lì ore per conoscerle proprio tutte quelle stelle e quelle storie. E poi i viaggi e le missioni nello spazio, le riflessioni sullo spazio-tempo e sul libero arbitrio, le citazioni di grandi uomini e donne come Margherita Hack per la quale “Tutti noi abbiamo un origine comune, siamo tutti figli dell’evoluzione dell’universo dell’evoluzione delle stelle e quindi siamo davvero tutti fratelli”. Una serata profonda, che fa riflettere.
In chiusura, una sorpresa: una passeggiatina in notturna che ci ha regalato un angolo di cielo e di terra inedito ai nostri occhi e ai nostri passi.

Chissà questi Sonnambuli cos’altro ci faranno vivere! Il prossimo appuntamento si chiama “Rock fino al midollo” ed è previsto per mercoledì 17 giugno: per tutte le info sulle serate e su come aderire basta cliccare sull’evento Facebook oppure seguire “I sonnambuli” su Facebook e Instagram.

Riguardo l'Autore

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Curiosa e attenta. Laureata in scienze politiche, intraprende diverse esperienze lavorative. Ama l'arte e lo spettacolo. La sua più grande passione: la musica.