Si è conclusa la mostra plurisensoriale “Terra” organizzata dal pittore Giovanni Pace direttore artistico dell’Associazione OmniArtEventi presieduta da Salvo Luzzio con il patrocinio del Comune di Comiso che ha messo a disposizione le sale di Palazzo Labisi. La mostra è stata un vero e proprio inno alla responsabilità civica, al rispetto per l’ambiente alla cura degli animali.
Un progetto importante voluto da Pace che ha visto coinvolti anche i fotografi Enzo Giummarra con “L’Identità”, Roberta Giummarra con “Psycho” e Claudio Castilletti con “One Day”. Maria Mezzasalma, educatrice cinofila, ha partecipato con “Scatti da Cane”. Presente anche l’associazione Anpana di Comiso, Ciur’Amara con i suoi prodotti del territorio.
L’adesione di tanti artisti e professionisti, volontari, è stato un valore aggiunto anche per i temi trattati da ciascuno di essi. Tra i paesaggi siciliani, dai colori accesi e vividi del Maestro Pace il contraltare dei video con un paesaggio deturpato dalla spazzatura, inquinato, che sembra essere stato abbandonato dall’uomo. E, poi, le immagini di Enzo Giummarra, una storia nella storia, tra l’identità di chi non si ritrova tra le strade, negli ambienti che gli sono più cari, la fluidità dell’animo mista al timore di non ritrovarsi. Ed ecco che, nell’ambiente domestico, dove nulla dovrebbe essere più confortante, le immagini di Castilletti rappresentano l’immagine, spesso traviata, della bellezza che si riflette, senza vedersi appieno negli occhi degli Altri, tra i social, nell’altra vita, quella virtuale, fatta di vane sensazioni e fatui inganni. Fino al lockdown con tutte le paure, le insicurezze, che ha ridato una immagine diversa della famiglia, del proprio essere soli in mezzo alla folla e, dunque, tra le mura di casa. Magari al fianco degli amici a quattro zampe, quelli che Maria Mezzasalma ha voluto come reporter di questa umanità che troppo spesso si perde nei vicoli della propria essenza dimenticando e non curandosi di quello che vi sta intorno. Questo e molto altro è stato “Terra” tra ombra e luce, così come l’ha pensata Pace, così come l’hanno realizzata gli artisti. L’inno al sublime, monito all’umanità. “Partire dal basso – dice Pace – per realizzare l’immenso progetto di Dio che è bellezza, sempre”.