Solidarietà & Sociale

“Donne, vita e libertà”, da Ragusa all’Iran. Riflessione e partecipazione all’evento dell’associazione “AdessoBasta”, in collaborazione con la Consulta giovanile comunale e con il patrocinio del Comune di Ragusa

“Donne, vita e libertà”, da Ragusa all’Iran. Nel segno di questo claim, l’associazione “AdessoBasta”, in collaborazione con la Consulta giovanile comunale e con il patrocinio del Comune di Ragusa, ha organizzato un flash mob che, sabato nel tardo pomeriggio, ha unito piazza San Giovanni col filo rosso del ricordo. Quello del femminicidio di Maria Zarba a Ragusa, e degli orrori ai danni delle donne iraniane che stanno lottando per la libertà in memoria di Mahsa Amini, uccisa dal regime iraniano.
Due volti, due nomi. Che ne rappresentano mille altri, e ancora molti. Sorrisi interrotti da una violenza che non conosce latitudine. Testimonianze, riflessioni. Come quella di Hala Fuad. E ancora quella di Vera, giovane ragusana che ha vissuto in Iran. Anche la famiglia di Maria Zarba, presente e commossa. Tra loro un medico iraniano, Mansour Sohani Khosrow.
C’era anche il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì.
Decine di partecipanti, e la cesta bianca, a raccogliere le ciocche di capelli che sono diventate il simbolo della solidarietà alle donne iraniane nel mondo.
Tra i momenti che hanno caratterizzato il flash mob la diffusione di una playlist di brani divenuti virali grazie alla condivisione del messaggio di unione a mezzo social. “Bella ciao”, in italiano e in iraniano, Girotondo intorno al mondo di Sergio Endrigo.
“AdessoBasta”, nata all’indomani del femminicidio di Alice Bredice nel 2019, continua quindi a ricordare le donne vittime di omicidio del Ragusano. Anche quelle la cui vita è stata spezzata lontano da casa, come Pamela Canzonieri, trovata morta il 17 novembre 2016 nello Stato di Bahia.
L’anniversario della morte di Maria Zarba, uccisa l’11 ottobre 2018, l’ennesima, tragica, data da ricordare. “Il ruolo della nostra associazione è quello di mantenere viva la memoria, e di essere un riferimento, non solo per le donne. Sono tanti gli uomini iscritti ad AdessoBasta – riferisce per il collettivo Gianna Micieli – la violenza non conosce genere, siamo insieme per condividere un messaggio universale”.