Enrico ha il mare negli occhi e il futuro tutto davanti. Si racconta tra riflessione, voglia di scoprire e di fare della sua passione la sua vita. Enrico aprirà a dicembre “Compagnia del mare”, associazione che presiederà. Oltre ad essere una scuola di vela, Compagnia del mare educherà alla tutela e alla salvaguardia dei fondali e delle spiagge.
Da cosa nasce la tua passione per la vela?
Ricordo di aver sostenuto la mia prima regata all’età di soli 7 anni nonostante all’epoca avessi paura di mettermi per mare con il rischio di ribaltarmi o di potermi scontrare con le altre imbarcazioni che sostavano in rada. Oggi invece non posso più farne a meno, ho sempre bisogno di quella immensa dose di adrenalina che ti porta inesorabilmente ad amare questa disciplina.
Mio padre è l’artefice di tutto. Colui che è stato capace di infondere in me la passione per la vela già dal divano di casa quando insieme in piena notte, data la location delle regate, guardavamo i round robin di Coppa America in tv.
Tiramisù fu il primo catamarano con cui ho gareggiato insieme a lui, col quale ho mosso i primi passi nell’immenso e sconfinato mondo delle competizioni velistiche.
All’età di 18 anni tornai sul ponte si Allegra2, barca d’altura il cui equipaggio era composto esclusivamente da ragusani, sulla quale ho realmente iniziato la mia formazione da marinaio e regatante professionista. Da lì in poi è stato un susseguirsi di splendide esperienze ed enormi soddisfazioni personali.
La tua “impresa” più grande portata a termine fino ad ora, e quella che vorresti tentare.
Sicuramente fino ad ora nulla è paragonabile alla traversata dell’Atlantico da Capo Verde alle isole Barbados compiuta in tempi quasi da record, 150 ore!
Poi ho preso parte alle Rolex Middle Sea Race (5 volte), famosa regata che prevede la circumnavigazione della Sicilia con partenza e arrivo a Malta, evento capace di mettere a dura prova ogni equipaggio date le frequenti condizioni meteo avverse. Spero un giorno di poterla vincere.
Questo 2018 è stato un anno ricco di successi e ottimi risultati ma sto puntando con fiducia al 2019 quando parteciperò ai mondiali Offshore, ai mondiali Melges 24 e alla RolexFastnet Race che si terrà ad agosto in Inghilterra.
Cosa porti dentro? Parlaci dei tuoi viaggi.
Nel corso dei miei viaggi ho conosciuto tantissimi altri marinai, ognuno dei quali è stato in grado di arricchire il mio bagaglio di esperienze e culturale. Ma il migliore insegnante è il mare stesso. Il mare ti forgia ti responsabilizza, ti rende uomo, fa in modo che la tua attenzione raggiunga livelli altissimi e ti dona disciplina ma soprattutto la capacità di affrontare con prontezza e sicurezza situazioni avverse, sia in mare che lontano dalla barca. Una regata, se fatta con le persone giuste, ti porta sempre a compiere un grande viaggio indipendentemente dal risultato finale. La cosa davvero importante è potersi fidare del proprio equipaggio.
Cosa diresti a chi volesse entrare a far parte del mondo della vela?
Se ami il mare, perché non provare? Non è cosi difficile come sembra. Basta recarsi in una delle scuole Vela presenti sul nostro territorio e scegliere il tipo di corso da seguire. Bisogna avere dedizione e spirito di sacrificio, voglia di imparare e di mettersi sempre in gioco, amare le sfide e non avere paura della fatica.
Grazie ai Circoli velici iblei la flotta di barche “made in Ragusa” sta crescendo vistosamente, di conseguenza anche il numero di eventi di varia tipologia adatti ad equipaggi più o meno esperti. Per esempio l’8 Dicembre si terrà una regata costiera nelle acque di marina di Ragusa. Vi invito numerosi perché si tratterà di un evento molto interessante, e chissà che questa disciplina millenaria non possa rapire anche il vostro cuore.
Salvo Tummino