Solidarietà & Sociale

Un caso di “buona sanità”: lettera di encomio al personale ostetrico del Giovanni Paolo II

Pubblichiamo con piacere la lettera che Roberta Distefano, cittadina di Ragusa e neo mamma della sua bimba venuta al mondo il 30 dicembre 2020 presso l’Ospedale Giovanni Paolo II, ha inoltrato alla direzione generale dell’ASP e del nosocomio ibleo. Perchè è bello, ancora una volta, raccontare le belle cose che le nostre strutture sanitarie riescono a fare!

Vi scrivo per complimentarmi della professionalità e grande empatia riscontrata nel personale ostetrico del reparto di Ostetricia e Ginecologia che mi ha assistito durante le fasi del travaglio e del parto. Un particolare encomio va all’ostetrica Mariachiara Pisana che nel momento in cui la situazione sembrava complicarsi, non mi ha mai lasciata sola, dedicandosi completamente a me, suggerendomi delle posizioni da assumere durante il travaglio ed aiutandomi a compiere dei movimenti che hanno fatto si che la testa della bambina si girasse nella corretta posizione, evitando quindi un parto cesareo. Questo sostegno attivo ‘one to one’, ha sicuramente fatto la differenza e ha favorito la conclusione del travaglio con un parto naturale.

L’equipe che mi ha assistito durante il parto era composta, oltre che dall’ostetrica Pisana, dalle ostetriche Dania Gulino e Valentina Spinello e dalle ginecologhe Dott.ssa Genny Inclimona e Dott.ssa Mariagrazia Straquadanio, tutte egualmente gentili e professionali. Per me si è trattato del primo parto e l’intera equipe è riuscita a tranquillizzarmi e a darmi la giusta carica per poter affrontare i momenti cruciali della nascita della mia bambina. Nel momento delicato che stiamo vivendo, in cui la sanità è oggetto di critica da parte dell’opinione pubblica, mi sembra doveroso far venire alla luce il mio caso di “buona sanità” con nomi e cognomi di chi ogni giorno affronta un lavoro importante con passione, amore e dedizione assoluta.

Vi ringrazio ancora una volta per aver fatto sì che tutto ciò si verificasse!

Roberta Distefano

In foto, Roberta e la piccola dalla finestra della propria stanza in reparto