VITTORIA. Una cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione immersa nel verde ha concluso la prima parte del Laboratorio Ambiente e Biodiversità presso l’I.C. Portella della Ginestra di Vittoria, azione inserita nel progetto finanziato nell’ambito del PNRR “Fermenti Educativi”. Avviato lo scorso giugno, il laboratorio è andato avanti nei mesi di luglio, settembre e ottobre. Sarà in pausa fino alla prossima primavera. Un’esperienza partecipativa che ha promosso il senso di appartenenza e responsabilità collettiva dell’ambiente, nella forma del prendersi cura e del produrre valori condivisi, intensi come prodotti della natura ma anche conoscenze.
Prima dell’avvio dell’attività pratica, i ragazzi sono stati coinvolti nella preparazione a quello che poi avrebbero materialmente realizzato nel terreno. I bambini, divisi in gruppi, sono stati protagonisti di una attività sempre volta a favorire apprendimenti nel fare. Così, tre classi quinte dell’istituto vittoriese hanno coccolato e curato un orto allestito proprio nel giardino della scuola, dedicato alla memoria dei cuginetti Alessio e Simone D’Antonio. Il basilico, il timo, perfino la menta tunisina, sono cresciuti grazie alle cure dei bambini, che sono diventati amici delle loro piantine e, seguiti nel loro percorso dalla guida sapiente degli esperti, hanno sperimentato solidarietà, cooperativismo, comunicazione, obiettivi e segni di una comunità educante, che trae esempio dalla natura sull’essere e fare comunità.
All’appuntamento coi saluti, tenutosi nei giorni scorsi, hanno preso parte Rosanna Venerando, responsabile del progetto “Fermenti Educativi”, Marilena Meli, presidente della Cooperativa Sociale Nuovi Orizzonti (ente capofila), la referente del progetto per la scuola/partner, la docente Maria Manganaro e, naturalmente, gli alunni delle classi coinvolte e le loro insegnanti. La dirigente, Daniela Mercante, ha portato i suoi saluti.
C’erano anche Giuseppe Amoroso, esperto di laboratorio ed Elisa Castrogiovanni, pedagogista. Entrambi hanno seguito il Laboratorio Ambiente in questi mesi di lavoro ma, soprattutto, di formazione e divertimento. “Abbiamo lavorato coi ragazzi non solo per il mantenimento di un urban green-space, ma anche con focus su incontro e interazione sociale – riferisce Giuseppe Amoroso, l’esperto di laboratorio – ci siamo conosciuti tutti meglio, divertendoci ma, soprattutto, lavorando in gruppo”. Per la pedagogista Elisa Castrogiovanni una importante occasione di crescita: “Abbiamo cercato di portare avanti gli incontri formativi ricercando dei parallelismi, in termini metaforici, tra i bimbi e le piante al fine di apprendere dalla natura la capacità di fare comunità, valorizzare diversità e risorse – racconta la pedagogista – A partire dal primo incontro, li abbiamo fatti presentare attraverso una specie che li rappresentasse, individuando le loro caratteristiche comuni con la pianta scelta. Abbiamo lavorato anche su relazioni, conflitti e costruzione di un ecosistema fisiologico e funzionale alla serenità di ognuno di loro”. “La risposta di chi ha preso parte al laboratorio è stata meravigliosa anche nei mesi estivi – così Rosanna Venerando, responsabile di Fermenti Educativi – lo scopo di tutte le attività che proponiamo, del resto, è di dare pari opportunità a tutti i ragazzi sperimentando percorsi di learning by doing che renderanno i giovani attori del proprio apprendimento, della propria autonomia, nel saper scegliere, condividere, rafforzare relazioni, confrontarsi in modo propositivo con la realtà”.
In atto diverse attività, ancora nell’ambito di Fermenti Educativi, quasi tutte sotto forma laboratoriale, metodologia che piace molto ai ragazzi. I piccoli della scuola dell’infanzia sono coinvolti nel Laboratorio Psico-motorio e Fonologico; i più grandi sono, poi, impegnati nel Laboratorio Motorio e nel Laboratorio di Supporto allo studio. In atto anche il Teatro pedagogico, una attività che fa parte dell’azione di Educazione alla Diversità. A queste, si aggiungeranno tante altre azioni, come il Teatro Integrato; in questo contesto, i più piccoli saranno coinvolti nella lettura delle fiabe vissuta dal punto di vista sensoriale con musica, costumi, luci, colori e altro. Per i più grandi, invece, è stata pensata la lettura di libri di testo, sempre in forma “spettacolare”, con la storia che verrà vissuta proprio da loro. E poi, ancora, Musica dal Mondo, momento di inclusione di diverse culture con “I cunti e i canti della tradizione”.
In cantiere anche momenti con le famiglie nel Laboratorio Intergenerazionale: in agenda incontri tra genitori e figli per parlare di stili di vita, ma anche di alfabetizzazione digitale. Saranno gli alunni ad aggiornare i loro genitori sull’uso corretto dei più moderni device, sulla gestione di un account e, soprattutto, su un agevole accesso alla piattaforma online che utilizzano le scuole. Ed ancora incontri con genitori e docenti.
IL PROGETTO: Le azioni sono tutte promosse da “Fermenti Educativi”, progetto finanziato nell’ambito del PNRR, Missione 5 – Componente 3 – Investimento 3 Interventi socioeducativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore – finanziato dall’Unione Europea programma NextGenerationEU – annualità 2022. La finalità del programma è quello di contribuire al contrasto della povertà educativa e della vulnerabilità economica-sociale-culturale di minori che vivono in contesti ad alto rischio di emarginazione sociale nel Mezzogiorno. A portare avanti l’iniziativa è la Cooperativa Sociale Nuovi Orizzonti insieme al Comune di Vittoria come Comune Capofila del Distretto Socio-Sanitario 43 con i suoi 3 quartieri, le aree rurali, la fascia trasformata e la frazione marinara di Scoglitti. Partners dell’iniziativa sono gli Istituti Comprensivi “Portella della Ginestra” e “Leonardo Sciascia”, le Cooperative Sociali Metaeuropa e Aiffas, l’Associazione I Tetti Colorati e l’Associazione Lauretana per la promozione della famiglia con il Consultorio familiare di ispirazione cristiana. Ad aderire anche l’ASP 7 con la Struttura complessa di Neuropsichiatria infantile, l’Ambulatorio Antibullismo dell’Azienda Sanitaria di Ragusa e la Caritas Diocesana di Ragusa.
Ufficio Stampa
Alessia Cataudella